giovedì 27 ottobre 2016

"Speriamo crepi di cancro da giovane". Le parole scottanti di una vegana


Scottano più della griglia con cui cucino le bistecche.
Visto che qui siamo sempre in tema mortifero, parliamone. Parliamo dell'augurare la morte.
E' succeso su facebook, ormai l'indomabile zoo delle peggiori specie umane, sotto la foto di un bambino che sta addentando una grande bistecca tenuta tra le sue mani.
Lo scandalo per il commento dell' animalista Roberta (ometto il cognome), è stato immediato. Mentre scrivo, decine e decine di insulti fioccano al secondo sul suo profilo, e per quanto io non approvi certi linguaggi (darle della zoccola non serve a nulla, e non è in alcun modo correlato), la gogna pubblica è ormai cosa inevitabile.
Un commento tanto crudo quanto scottante, e benchè non possa essere giustificato in qualsiasi caso, l'essere rivolto ad un bimbo molto piccolo ha subito fatto incendiare il web.

"Speriamo crepi di cancro da giovane".

Queste le parole rivolte al bimbo, da parte di una persona che lotta per la salvaguardia e il benessere degli animali, da cui ci si aspetterebbe una certa sensibilità.
Perchè tutte le vite, dovrebbero avere lo stesso valore, uomini e animali. Chi ha amore solo per una specie a discapito di un'altra, perchè non è in grado di accettare le differenti scelte altrui, significa idealizzare e plasmare a piacimento il mondo per il proprio egoismo.
Non certo per il rispetto per la vita di una creatura.

Talvolta auguriamo la morte, perchè la rabbia e l'odio ci fanno parlare, perchè pensiamo che certe cose non dovrebbero esistere.
Non dovrebbero esistere comportamenti che comportano danno. Non dovrebbero esistere cose come bambini ricoverati in ospedale a causa di diete vegane errate. Chi causa tutto questo? Noi, le persone.
Ecco perchè si arriva ad augurare la morte a queste persone, o ad altre. Per Roberta non dovrebbe esistere l'uccisione degli animali per nutrirci. Ecco perchè, ad una persona che mangia carne, augura la morte. Cosa è giusto e cosa è sbagliato? 
Ci rendiamo conto che non siamo capaci di vivere senza danneggiare gli altri, senza amor proprio innanzitutto, siamo una brutta specie. Anche quando abbiamo ragione, dobbiamo infierire in modo tale da metterci automaticamente al livello di chi ha sbagliato.
Pur sostenendo una causa o l'altra, il rispetto dovrebbe restare dominante, sin dalle fondamenta.
Io ho augurato la morte? Ci casco come tutti, perchè l'umano è della filosofia "se tu mi fai male io rendo il male a te. Se tu mi rispetti io ti rispetto". Ma con cognizione di causa, seguire certi stili di vita scartando ciò di cui abbiamo bisogno, specie se fatto con irresponsabilità, porta a quello.
A stare male, a morire nelle proprie convizioni. Il peggio però, accade quando le proprie scelte portano a morire gli altri, nel tentativo di imporle.
Un po' come le mamme che non fanno vaccinare i bambini.
Un po' come chi si rifiuta di curarsi con gli antibiotici.
Un po' come chi si fissa con questa ignorante filosofia dell'only natural, ricordandovi che non tutta la natura è "bene". Anzi, la natura è davvero impietosa.  E in chissà quali condizioni ci si ritrovava a vivere, o morire, quando non si aveva ancora la fortuna che abbiamo oggi, di poter contare sulla medicina o su quello che chiamiamo consumismo, ma che è utile e non frivolo.
Tutte cose che volendo si rispettano (fino ad un certo punto), ma che al posto di tenersi per sè, si cerca di spargere peggio di un cancro come verità assoluta, tirando dentro nel baratro chi pecca di ignoranza. Un po' per propria colpa, un po' no, perchè ormai la cattiva informazione dilaga, e bisogna tornare a fare luce su quelle che sono le fonti attendibili.

Vi racconto una storia, che c'entra in modo indiretto.
Diversi anni fa, mi imbattei nella richiesta di un conoscente: la sua gatta stava molto male, e chiedeva consiglio sul da farsi. Consigliai di rivolgersi immediatamente ad un veterinario. Poi arrivò qualcun altro, una signora di circa mezza età:
"Curala con l'acqua! L'acqua è fonte di benessere! L'acqua è vita, perchè la vita è fatta di acqua. Vedrai che satrà meglio".
Mai avrei voluto aizzare una polemica in una situazione che aveva già del tragico, ma mia cara, se tu curi il gatto con l'acqua quando ha chiaramente un problema che va operato o curato con i dovuti farmaci, muore.
Certo, la morte è naturale, immagino che i puristi lo accettino senza scomodarsi nello sfruttare i mezzi che abbiamo oggi  grazie alla ricerca. Se il gatto fosse vissuto libero, sarebbe stata la natura a prenderselo, no?
Invece ha una famiglia, e per quanto "innaturale" a tuo giudizio, se lo puoi aiutare fallo  senza destinarlo a morte certa per convizioni sul complottismo. Si parla di gatto, ma questa storia vi fa capire come i ragionamenti, che sia per un motivo o un altro, siano simili e si applichino con tanta sconsideratezza ovunque e verso chiunque.

Quei genitori vegani che hanno lasciato morire loro figlio per le proprie ideologie/stile di vita, o per credere che i vaccini comportino l'autismo, come si sentono? Leggevo un meme: "mio figlio non ha fatto il vaccino ed è morto. Però almeno non è diventato autistico!".
Che degrado, e sarà sempre peggio anno dopo anno.
A voi quindi che vi accanite su un bambino che si mangia una bistecca, che gli negate il benessere credendo che la natura possa essere la soluzione per ogni cosa, a voi che alimentate la cattiva informazione: per voi rispondono gli organi di competenza, fortunatamente. Fatevi un paio di domande.
E fatti un paio di domande anche tu che mi leggi, che sei stato ricoverato in ospedale a  causa di una dieta sbagliata per gravi carenze, ma sei ancora convinto di avere ragione vantandoti di esserti fatto portare in mensa cibo vegano, e che la scienza mente.
Concludo dicendo che il reale cancro siete voi. Ma anche invitando i genitori e chiunque pubblichi le foto dei propri figli/nipoti e minori, a fare attenzione. Se proprio volete condividerle sui social, assicuratevi di impostare la visibilità solo ad un pubblico stretto di persone fidate, evitando così di lasciarle alla pubblica mercè.


Rigorosamente con paint per venire incontro ai vostri cervellini elementari! :-D

Aggiornamento dell'ultima ora sui fatti avvenuti: Riguardo il commento di questa Roberta, qualcuno gridava al fotomontaggio a scopo diffamatorio. Pare tuttavia che effettivamente il tutto sia stato immortalato, con tanto di link alla fonte originale, per cui reale. La foto del bambino che mangia la carne però, pare sia stata postata da qualcuno su un gruppo vegan apposta per stuzzicare. Quindi al solito il punto definitivo è: vegano o non vegano, la gente è scema e basta. Fate solo peggio con il provocare.
Ultimo ma non meno importante, so bene quanto sia brutto etichettare. Ci sono persone che, pur avendo fatto delle scelte, non danno alcun fastidio. Tutta la mia perplessità si rivolge chiaramente alla fetta di persone che risulta altamente nociva alla scoietà, nonchè allo stesso gruppo di appartenenza, mal dipingendo così tutto il genere in questione. E' sottinteso dunque che ci sono casi e casi, seppur abbia parlato in linea generale.


martedì 25 ottobre 2016

This is Halloween!


Halloween è alle porte,
e prima di accorgersene osservando il calendario, ci si accorge osservando i reparti dei supermercati che sfoggiano tutta la mercanzia macabra per la famosa notte delle streghe.
Ninnoli scheletrici, pipistrelli e ragni di gomma, falci e forconi di plastica, addobbi festaioli che paiono riesumati da una tomba, costumi, e chi più ne ha più ne metta. Senza dimenticare la cara intramontabile zucca, derivata dalla storia dell'anima dannata di Jack 'O Lantern e divenuta poi il simbolo  halloweeniano per eccellenza.

Una simpatica candela che mi è stata regalata!

A proposito di costumi: se proprio volete scegliere di indossare i panni della sexy infermiera, almeno optate per quelle di Silent Hill :›

Naturalmente non posso esimermi dal dedicare ad Halloween, che da sfoggio di tutto questo horror in pieno stile jella come piace a me, un post sul mio dinebresco blog.
Non voglio dilungarmi su quel che trovereste ovunque in rete, dal principio che non sia una "nostra" festa (in realtà presente dai tempi antichi) alle polemiche sul consumismo, dalle origini storiche dell'evento (Samahin, festa celtica) al fatto che effettivamente le varie macabrità orrorifiche siano state poi assunte negli anni, subendo così altri dirottamenti (americanate?).
Qui trovate tutto, se siete curiosi: Storia di Halloween.

Io mi limiterò, oltre illustrare una piccola parte dei miei acquisti a tema, a ricordare i tempi più o meno adolescenziali in cui questo uso & costume non era ancora così noto qui (almeno per la mia esperienza), ma che poco a poco i ragazzini sotto casa iniziavano ad apprenderne le usanze, riferendomi in particolare alla pratica di bussare alle porte delle varie case ed esordire con il noto "dolcetto o scherzetto?"

Si parla degli anni novanta inoltrati, quindi un periodo ancora piuttosto recente, quando iniziavano a spargersi le voci ed accogliere per la prima volta, le usanze moderne tramandate da America e Inghilterra.
Non avevamo i supermercati zeppi di ogni genere di accessorio per l'occasione, nè tanto meno i cestini appositi per la raccolta dei dolciumi. Spinti dalla curiosità e da una pratica che risultava tanto divertente agli occhi dei ragazzini, ci si organizzava in piccoli gruppetti:
<Questa sera è Halloween!> dopo una scorpacciata preventiva di pizzette fritte pomodoro e grana, <Busseremo a tutte le case del vicinato>. Senza andare oltre certi limiti però, perchè la mamma di quell'anima dannata del mio friendzonato d'infanzia, era sempre pronta ad effettuare nuovi e meravigliosi record di un'altra spaventosa usanza: il lancio della ciabatta.
Non avendo i costumi, si girava vestiti di nero, con i genitori a casa preoccupati che il vicinato potesse venire a lamentarsi.
Astucci, barattoli e cappellini erano i mezzi per la raccolta delle donazioni dolcifere...
e immancabilmente, era già tanto se tornavano a casa con un biscotto!

Tutti coloro che aprivano la porta al nostro bussare, per lo più ignari anziani sprofondati nella loro poltrona a guardarsi al buio una soap o un film, non sapevano cosa fosse Halloween (anche noi non ne sapevamo di certo nulla oltre l'elemosinare pasticci), e non avevano caramelle in casa. Così capivamo che era inutile bussare alle abitazioni dove vivevano solo vecchi solitari: i migliori per fare affari erano quelli con i nipoti, perchè ad un nonno non mancano mai i bon bon o il cioccolato.
Non che però la situazione fosse diversa, anche in caso ne avessero semmai notizia. La risposta infatti era sempre la medesima, con cognizione di causa, non certo con l'ingenuità di noi ragazzini:
"Halloween non è una nostra festa ragazzi, è roba da americani! I vostri genitori non vi dicono nulla che girate a quest'ora a disturbare il vicinato?".
Lì ci vergognavamo un po'. Effettivamente i genitori restavano sempre in dubbio, ma l'avevamo sempre vinta noi.
Alla fine qualche anima magnanima la si trovava, e qualche caramella o un biscotto da dividerci in gruppo, riuscivamo ad ottenerlo.
Chi si era fatto su una risata e aveva ringraziato per la simpatica visita, chi un po' impietositi da un branco di ragazzini che cercava di aggrapparsi a qualcosa che non ci apparteneva, spinti da uno semplice scopo, quello di un puro quanto forse "banale" divertimento. Inusuale senz'altro, per i tempi.

La migliore occasione avvenne un anno, forse il '99, in cui fummo accolti in una grande casa (ove si era appena trasferita una famiglia), e ci offrirono un vassoio intero di canestrelli.
Erano due persone anziane che si dedicavano al volontariato e amavano i bambini, e che si stavano intrattenendo in un raduno familiare con altri membri e amici.
La cosa curiosa, se ci ripenso oggi, è che una volta ritrovati ben accolti, senza che nessuno accusasse "ma Halloween non è una nostra usanza, andate via!", ci sentivamo comunque un po' in imbarazzo, come se fossimo entrati in casa d'altri di prepotenza. Ma non era così tragica chiaramente. Quella sera finì felice e calorosa, un calore ricevuto da sconosciuti già, con tanti sorridenti saluti e la pancia piena.

Questi sono i ricordi più cari che ho della mia infanzia/adolescenza, legati a questa magica notte che sa sempre suscitarmi sensazioni particolari.
Oggi sono una donna troppo cresciuta per mettermi a fare dolcetto o scherzetto, ma certamente saprò tramandare la tradizione a mia nipote.
O forse, sarò semplicemente quella che dovrà ricordarsi di tenere in casa un po' di caramelle!
Nel mentre sfoggio quegli oggetti decorativi che tanto adoro, e che penso esprimano una piccola oscura parte della mia anima.
Sono solo alcuni, perchè il resto non li ho potuti fotografare, ma spero possano essere di ispirazione anche a voi durante i preparativi per Halloween!
Vi anticipo infine che sto preparando, spero per tempo, una piccola favoletta ispirata a dei buoni biscotti a formati teschio acquistati di recente.


Non aspettatevi chissà che cosa, seppur sarà corredata da disegni, volutamente in stile infanzia. Ma sempre con un tocco gotico!
Ed ora la parola alle immagini.

Dinebra


Siete donne e volete sfoggiare un look mortifero anche negli accessori? Io vi consiglio la borsetta a forma di bara: vi assiciro per esperienza quotidiana che non passerete inosservate. Nemmeno ad Halloween! Io l'ho acquistata presso uno stand ad una fiera del fumetto di Milano, ma purtroppo non ho più il loro biglietto da visita. Sono certa tuttavia possiate reperirla con facilità su internet. Il costo si aggirava intorno ai 40/50 euro.
Se avete un bel costume da scheletro invece, ma non volete rinunciare alla vostra femminilità, unite l'utile al dilettevole: una borsa bianca o scura con un teschio, abbastanza capiente da farci stare un mort... emh, tutti i dolciumi raccolti, sarà un'ottima scelta. Su EMP sono sicura di avere visto, qualche tempo fa, delle valide alternative.
L'altarino dinebrico: non potete non ammettere che, i carciofi spinati fatti seccare, siano estremamente goth! Qui abbiamo due porta candele a forma di scheletri con tanto di veste da setta oscura, un teschio porta oggetti il cui cranio si apre e fa da coperchio, un ragno nero di plastica che fa sempre scena, una lampada a forma di candelabro, una pergamena in pelle arrotolata per gli incantesimi, e un altro teschio, di cioccolato: questo l'ho trovato in un centro commerciale, ed era in vendita presso lo stand di un signore che realizzava sculture dolciarie. Penso che su internet tuttavia, possiate trovare comodamente degli stampi per realizzare da voi, dei dolci a tema Halloween (specie su Etsy). I due porta candele e il porta oggetti, che poi credo potrebbe tranquillamente fungere da posacenere, vengono da un negozio al piano superiore dell'Orio center, in provincia di Bergamo: vendono oggetti di questo genere, oltre vestiario in pelle e borchie varie. Per creare delle pergamene degne di una strega, potete optare per il metodo classico che adoperavo da ragazzina. E' sufficiente un normale foglio bianco: macchiatelo e sporcatelo con del tè ad esempio o del caffè. Creerà un effetto invecchiato. Stropicciatelo e, infine, usate la fiamma di un accendino per realizzare macchie  e bruciature lungo i bordi, in maniera irregolare. "scottate" anche le zone centrali del foglio ma ATTENZIONE A NON DARGLI FUOCO, plis, dovete cercare di rendere solo delle sfunature scure. Non mi assumo responsabilità. Potete scrivere sopra i vostri incantesimi, dei messaggi, oppure disegnare una mappa per una caccia al tesoro tutta halloweeniana. Una volta preparata, arrotolate e legate con un nastro colorato.
Anche questo l'ho trovato nello stesso negozio citato dell'Orio center. Un altro porta oggetti, questa volta a forma di bara. Io ci tengo le mie chiavette usb, nonchè gli orecchini a forma di scheletro.
Mettete il caso abbiate preparato una bella torta a tema Halloween, adoperando delle fialette di aromi per dolci. Ebbene, NON BUTTATELE! Fate come me e utilizzatele per creare delle deliziose e piccole pozioni magiche! Innanzitutto, modellate un qualsiasi tappo di sughero con un taglierino, in modo da creare un più piccolo tappo che possa entrare nell'imboccatura della vostra boccetta. Per il liquido invece è molto semplice: versate all'interno dell'acqua, e fate scaricare la punta di un pennarello del colore che preferite, pucciandola. Et voilà, colorerà tutta la vostra acqua dando l'idea di un qualche filtro! Più tenete immersa la punta, maggiore sarà l'intensità del colore.
Sullo sfondo è visibile in parte un portachiavi con teschio cornuto, ed un fermaglio a forma di mano di scheletro trovato nelle patatine san carlo junior (ebbene si, ma io l'ho ricolorato) .
Se invece Halloween vi stressa e basta, tranquilli, c'è chi pensa anche a voi! Ecco un bell'antistress morbidoso a forma di teschio, dirattamente dalle collezioni dell'Auchan e giunto in mano mia.
Questa che vedete, è una delle mie due bambole macabre, che ho chiamato Grenth. L'altro è uno scheletro che regge a sua volta un teschio, che indossa un mantello con cappuccio e che ha addirittura gli occhi che si illuminano.  Non solo: tra il mio arsenale ho anche una finta pala da becchino, dei catenacci, un campanello a forma di lapide, ossa (di plastica eh!) e altra roba al momento messa via per il mio trasloco. Non ho quindi le foto.
Considerate anche la realizzazione di scenari. Un presepe in versione Halloween è troppo blasfemo? Io in ogni caso vi lancio l'idea. Questo scenario che sembra uscito da una grotta oscura, l'ho fatto per un set Lego che ho acquistato tempo fa. Si tratta semplicemente di un cartoncino spesso piegato, su cui sono state modellate in modo grezzo e casuale, delle rocce con il DAS. Usate la colla a caldo per incollare le varie parti. Quanto il das è essicato colorate tutto con gli acrilici. Fate una base scura e date poi delle sfumature bluastre con una spugnetta umida. Passate a secco del bianco o grigio in modo leggero sulla superficie delle pietre, così da esaltare i rilievi e la texture. Infine come ultimo tocco, per fare l'effetto ragnatela congiunta  tra una roccia e l'altra, usate ancora la pistola della colla a caldo (di solito sfilaccia che è un piacere!)
Ora si che lo scenario di Shelob del Signore degli Anelli è realistico! Tenete buona l'idea per i vostri scenari halloweeniani.
Questo forse non vi dirà nulla e sembrerà brutto, ma non badate tanto al disegno, quanto all'idea: ho trasformato il tubo delle pringles, in un porta fiori fatti seccare. Dipingetelo e decoratelo come desiderate (candelone da cimitero?) per la vostra festa halloweeniana, fate dei fori sul coperchio, e infilateci dentro dei fiori appassiti o altre macabrità per dare un tocco decadente. Queste forme possono prestarsi ad altre e numerose idee a tema e non.
Siete stanchi dei soliti costumi? Provate a trasformarvi in una vostra versione morta e sepolta, mummificandovi brutalmente con l'uso del make up e adoperando spray colorati bianchi o grigi per capelli. Tenete con voi uno specchio portatile, possibilmente stile gotico (nei mercatini dell'usato c'è sempre qualcosa), ove incollare sopra una vostra foto dove apparite ancora giovani e belli. Proteggetela con un foglio trasparente di plastica. Non sarà un'idea particolarmente originale, ma potrebbe fare il suo effetto se volete spaventare e non passare per le sexy poliziotte o diavolette porno di turno.
Tutte a scegliere la migliore parrucca per il vostro bel costumino da Morticia. E se invece adoperaste un trucco e parrucco davvero inquietante, calvo e torturato? Io vi propongo la rappresentazione delle Sorelle del Sangue tratte dal videogioco "Shadowman".Vi assicuro che facevano davvero PAURA! Usate lenti a contatto bianche e colore per body painting come i prodotti kryolan per trasformarvi in inquietanti monache. O in una versione femminile dello zio Fester ^__^ . *ps- se la firma originale dell'immagine è stata sotituita con il link al mio blog, è perchè sono io l'autrice di tale fan art, ma non volevo lasciare il riferimento alla mia pagina deviant art poichè fuoriluogo. Questo solo per scagionare -possibili- accuse di violare il copyright altrui.*

Maleficent va meno di moda rispetto allo scorso anno, ma tira ancora: ecco una versione "poco sbattimento". Se trovate un finto corvo, siete a cavallo. Scegliete un abito elegante e scuro, che vi lasci le scapole in vista. Fatevi aiutare da qualcuno per realizzare delle cicatrici sanguinolente, li dove vi sono state strappate le ali. Si possono fare usando, per i rilievi di pelle, della carta assorbente e vinavil, emulando i brandelli. Infine, un paio di corna curve in testa e ci siamo, senza impazzire.
E che ne dite di una rivisitazione dark della principessa Peach di Super Mario, con una sanguinolenta scritta "Sorry Mario, but your princess is in another castle"? Tenetevi qualche bel funghetto velenoso, il cappello di Mario strappato e macchiato e un inquietante quanto sorridente Toad! ^_^
Come ultima idea da suggerire, vi proporrei un costume da fare in coppia: potete inscenarvi a marionetta gotica o horror, disegnandovi i vari segni delle giunture con il make up in modo da rendere l'idea di una bambola assemblata. Il vostro accompagnatore, sarà il vostro burattinaio: ad egli il compito di sostenere la croce di legno a cui saranno congiunti i fili (polsi e caviglie). Attenti a non annodarvi!
*Immagine puramente indicativa. Foto originale di Fabio Berg ©, per cui ho lavorato in veste di post produttrice*
Bene, siete arrivati fin qui sani e salvi? Ottimo. Tutorials e altro li trovate davvero ovunque sulla rete, mentre per gli acquisti ci sono i principali canali, ebay, amazon,  emp e via andando tra i centri commerciali o negozi cinesi. Le mie proposte forse non saranno tutte interessanti, ho dovuto scavare un po' tra la roba in fossa, ma spero vi siano almeno di qualche ispirazione. Buone idee a tutti e a prestissimo con una bella favola della buonanotte!


lunedì 3 ottobre 2016

Vodka teskio per una degna becchina... anzi, bekkina!

Io non bevo.

A dirla tutta si, bevo: bevo acqua, del resto sono pur sempre un essere umano con i suoi bisogni quotidiani.
"Purtroppo" non tracanno abbastanza alcolici, il che è diverso, anche perchè l'ultima volta che ci ho provato, sono finita in coma etilico.
I ricordi che conservo su quella vicenda sono tra il "mmah" e il "mumble", e non è che abbia così voglia di parlarne giacchè mi è valso lo zimbello di famiglia.
La cosa che tuttavia mi è rimasta più impressa, tanto da ridestarmi seduta stante (più o meno...), è: cribbio, se mi scappava la pipì.
Io ero su quel letto d'ospedale con la flebo attaccata, e la vescica che non avrebbe retto un minuto di più.
<<Mi scappa la pipì>>, dico all'infermiera.
<<E' normale!>> risponde e aggiunge, tanto per farmi stare peggio <<E probabilmente vomiterai questa notte>>.
<<Non ha capito>> insisto<<Mi SCAPPA. Io la DEVO FAREADESSO!>>
E radiosa:
<<Tranquilla adesso ti mettiamo un catetere vescicale!>>.

Cosa? 
Nella mia testa, molto lentamente, mi ripeto C A T E T E R E.

NO.
No no!
Nononono, nessuno mi avrebbe smutandato e nessuno mi avrebbe infilato alcunchè nei genitali. Così decido e così faccio:
Ormai sul punto di farla addosso, pur di evitare un cannuccia su per l'uretra, mi alzo sulle mie ubriache gambe, trascino il carrellino con la mia flebo, e mi arrangio da sola, scappando in cerca di un bagno.
Immaginatevi una ubriaca trascinarsi la flebo a zonzo per i reparti.
Questa procedura si è ripetuta altre quattro o cinque volte, inutile dirvi di non imitarmi, visto che con l'ago in vena mi sono fatta malissimo, ma il bello è che l'infermiera manco si è accorta.
C'era tanta gente, era un capodanno precisiamo!

Comunque, tutto questo per spiegare perchè non amo superare certi miei limiti, e come mai dopo quella vicenda non ho più osato pasticciare con gli alcolici.
Magari un limoncello quella volta ogni tanto, che per qualche ragione a me ingota risulta afrodisiaco, oppure un Cynar per mantenere la mia nomea di "carciofa".
Quando mi trovo al supermercato, è difficile trovarmi bazzicare nella sezione dei vini e dei super alcolici.
Ieri però, per qualche ragione, ho desiderato inoltrarmi tra quei sinistri scaffali.

Qualcosa mi chiamava.

Qualcosa che è un segno, che la jella è sempre con me, perchè come metto piede nel reparto e alzo lo sguardo, mi si affaccia lei:
una magnifica bottiglia di vodka A FORMA DI TESCHIO.
Meraviglia per una becchina del mio calibro.
Torno a casa felice, iniziando a cercare su internet le ricette che impiegano la Vodka in cucina, poichè chiaro che non la berrò.
Io l'ho comprata per la bottiglia!




 E' ottobre dopotutto, finalmente anche per me è tempo di shopping (mortifero), approfittando della commercializzazione Halloweeniana!